Robert F. Kennedy jr. sfida Golia: la lotta per cambiare il sistema dall’interno

Abbiamo seguito da vicino il surreale dibattito delle due audizioni al Senato degli Stati Uniti di Robert F. Kennedy Jr.
Paradossale sentire affermare da una senatrice che Kennedy non può dibattere sulla scientificità di un documento perché non è un medico.
Paradossale che partiti e persone finanziate da aziende produttrici di farmaci accusino Kennedy di essere persona di parte nel dibattito sulla salute dei cittadini statunitensi.
Surreale che si neghi l’evidenza di una società sempre più malata, medicalizzata, intossicata, messa in chiaro dai dati statistici che mostrano, al di là di ogni dubbio, il preoccupantissimo declino della speranza di vita dei propri cittadini.
Un uomo non si misura da quello che dice ma da quello che fa e che ha fatto a favore e in aiuto dei suoi simili.
Su questa base è nata la nostra amicizia con Robert F. Kennedy Jr.

Dal comune sentire di volere stare dalla parte delle persone sfruttate nei loro corpi, concepiti soltanto come oggetto di investimento e profitto.
Di voler opporsi alle corporations che riempiono i cibi di sostanze tossiche e che vorrebbero una umanità cronicamente ammalata nei corpi e nelle menti.
Di esigere la libertà di scelta terapeutica.
Robert ha scelto il compito più difficile – diversamente da noi – e cioè quello di provare a cambiare il sistema dall’interno.
Consapevoli della sua rettitudine e onestà e della sua quarantennale scelta di campo, come IppocrateOrg gli facciamo i migliori auguri di poter avere la meglio rispetto ad un Senato che ha mostrato, palesemente, – nelle due giornate di audizione – la sua inadeguatezza non solo a giudicare un uomo ma anche a governare il Paese che sta trascinando una intera civiltà verso il declino.
Mauro Rango – Presidente IppocrateOrg
Irina Boutourline – Vice-Presidente IppocrateOrg